giovedì 18 giugno 2015

Recensione più segnalazione di "Isolde non c'è più" di Bianca Rita Cataldi

Recensione più segnalazione 

"Isolde non c'è più" di Bianca Rita Cataldi.

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Sinossi:
Golvan è un adolescente come tanti, costantemente affamato di verità su di sé e sul mondo che lo circonda. È innamorato da sempre di Gwenn, splendida coetanea con la quale, però, non ha nulla in comune e non riesce neppure a metter su una conversazione di senso compiuto. Totalmente diverso è il rapporto che ha con Isolde, una donna più grande di lui di sei anni che conosce da quando era poco più che un bambino e che ha sempre visto come modello e guida nella vita. Isolde, occhi verdi e sorriso enigmatico, è la sua migliore amica, la sua confidente e la sua compagna di telefilm. Con lei beve cioccolata calda alla cannella e ascolta musica steso su un tappeto. Quanto è sottile la linea che divide l’amicizia dall’amore? La scomparsa improvvisa di Isolde farà emergere sensazioni, gioie ed emozioni che la vita quotidiana aveva soffocato e nascosto. Perché l’amore sa sempre come trovare la strada e venire alla luce.



Recensione 5 stelle su 5

Ho appena finito di leggere questo romanzo e devo dire che mi è piaciuto un sacco. Ho riso dalla prima all'ultima pagina mentre pian piano che proseguivo, mi ritrovavo nei due protagonisti, Isolde e Golvan. Quest’ultimo in piena adolescenza non riesce a vivere senza farsi mille paranoie, ma la sua fidata amica è sempre lì pronta ad aprirgli gli occhi. Il personaggio di Golvan rispecchia perfettamente il classico adolescente insicuro, dalla chiacchiera a raffica e dai mille problemi. Mi sono ritrovata a ridere come la cretina durante le sue mille congetture mentali. Inoltre l’autrice è stata bravissima a spiegare la sottilissima linea tra amicizia/amore. Quel qualcosa che può maturare inconsapevolmente nonostante l’età, nonostante il tempo. Mi complimento con Bianca, i suoi personaggi mi sono entrati nel cuore per il loro distinguersi dal gregge in apparenza, ma sotto la loro corazza molto simili a tutti 
Inoltre mi sono piaciute le innumerevoli citazioni usate dalla Cataldi, hanno dato a Golvan qul tocco di stranezza in più.

ALTRI LIBRI DI BIANCA RITA CATALDI E CONTATTI: 

Il fiume scorre in te:http://www.amazon.it/fiume-scorre-Bianca-Rita-Cataldi-ebook/dp/B00D8JULRM 
Il fiume scorre in te (cartaceo): http://www.ibs.it/code/9788865951699/cataldi-bianca-r-/fiume-scorre-te.html 
Waiting room (cartaceo): http://www.ibs.it/code/9788897810209/cataldi-bianca-r/waiting-room.html 


Contatti dell'autrice

Facebook: http://www.facebook.com/biancaritacataldi 
Twitter: @biancacataldi 
Email: biancaritacataldi@yahoo.it 
Blog: http://biancacataldi.blogspot.it


Di Silvana S. RECENSORE TOP 1000
Formato:Formato Kindle|Acquisto verificato

Parrebbe improbabile che una che è stata adolescente sessant’anni fa, riesca a lasciarsi coinvolgere nella storia di un ragazzino, per di più dei nostri giorni. Invece a me è successo. Forse merito della mia buona memoria e del piacere particolare che provo nel rammentare i tempi (lontanissimi!) della giovinezza, del fatto di aver allevato tre figli, ormai più che maturi ma dei quali ricordo bene gli aspetti di quel difficile periodo di passaggio in cui non si è più bambini e non ancora adulti, ma soprattutto della bravura di questa giovane autrice nel descrivere “dall’interno” la fatica di vivere di Golvan, sedici anni appena.
Perché cambiano i tempi, le situazioni, gli ambienti e il modo di esprimersi, ma la malattia dell’adolescenza presenta sempre gli stessi sintomi: l’insicurezza, il sentirsi diversi e inadeguati, la difficoltà a rapportarsi con gli altri, a volte anche con i coetanei, e il desiderio di un amico speciale che sia come te, gli innamoramenti a senso unico che fanno soffrire, la voglia di sentirsi grande e la paura che incute il futuro, l’inconsapevole rifugiarsi ancora negli aspetti infantili della propria vita, la tendenza a guardare con occhi critici e impietosi, persino feroci, gli adulti e le loro misere debolezze.
Bianca Cataldi, attraverso la storia di Golvan, un ragazzino intelligente, colto, a volte incoerente e confusionario, e dalla sensibilità esasperata, fa una descrizione dell’animo adolescenziale intensa, profonda, convincente, sostenuta da una prosa personalissima, a tratti scanzonata e autoironica, “giovane” e dunque ben adatta all’argomento, arricchita con alcune interessanti citazioni.


Parola ai lettori:

Di Nel RECENSORE TOP 1000
Formato:Formato Kindle


Tre e mezzo

Recensione completa peccati-di-penna.blogspot.it/2015/01/recensione-isolde-non-ce-piu.html
Avete presente come sia parlare con un teenager sconclusionato che pronuncia parole a raffica a ritmo di una mitraglietta? Beh, è l’impressione che mi trasmette Isolde non c'è più, perché la stesura replica molto bene il modo di esprimersi di un giovane che non sa ancora come muoversi nel mondo e si sente diverso da tutti. Credo sia una scelta forte, accattivante, giusta per la caratterizzazione del personaggio e dell'opera stessa ma la controindicazione, se così si può definire, di questa peculiarità è che può tanto piacere quanto no.
La narrarazione, come deducibile, è portata avanti da un ragazzo del liceo, il protagonista, che conferisce: brio, dinamicità e velocità all'andamento della storia.
Come lettura è molto ritmata e mai noiosa: un romanzo breve scorrevole e adatto a tutti.


Di Stella90
Formato:Formato Kindle|Acquisto verificato
Il racconto lungo si snoda su due grandi binari sentimentali: da una parte c’è l’amicizia e dall’altro, l’amore. Amicizia e amore, due sentimenti così diversi l’uno dall’altro e generalmente in antitesi, sono qui presentati, invece, come complementari. Il rapporto tra Golvan e Isolde è, essenzialmente, un rapporto di grande amicizia dietro la quale si cela l’amore. Amore che non ha fretta di uscire allo scoperto, anzi, attende il momento giusto, l’attimo in cui i due protagonisti avranno lasciato alle spalle tutto ciò che amore non è.
L’opera si configura come racconto di formazione: sia Galvan sia Isolde crescono, arrivando a essere, nelle ultime pagine, completamente diversi da ciò che erano stati all’inizio. Crescono grazie alle esperienze di vita che compiono insieme, si sostengono a vicenda, divenendo l’uno la guida dell’altro.
Isolde, apparentemente, potrebbe sembrare il personaggio psicologicamente più forte della narrazione, ma basterà davvero poco al lettore per rendersi conto che non è affatto così. Isolde nasconde dietro il suo essere donna che fuma e si trucca tutta l’insicurezza e il dolore di una vita passata, un capitolo che non riesce ancora a chiudere definitivamente.
Galvan, “eroe” dell’opera, è capace di sorprendere positivamente il lettore. Appare sin da subito come un adolescente diverso dalla massa, non solo per il modo di pensare decisamente adulto che lo tende a sentirsi diverso dai coetanei, ma soprattutto per la reazione dinanzi all’imprevisto. Percepito il grido d’allarme da parte dell’amica di sempre, egli non esita a correre in suo aiuto.
L’autrice si serve di uno stile semplice e schietto ma, allo stesso tempo, di grande spessore.









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